La nuova cultura della formazione in azienda

Secondo Josh Bersin, manager e fondatore di Bersin by Deloitte, Ceo e responsabili HR ritengono di fondamentale importanza l’engagement delle persone e credono si tratti di un aspetto sul quale è necessario focalizzare una particolare attenzione all’interno delle aziende. Ma qual è il modo migliore per affrontarlo?

Senza dubbio, investire in formazione e incrementare i momenti e le opportunità per ampliare le conoscenze dei propri dipendenti è un ottimo punto di partenza.

Tuttavia, il report 2016 Conference Board rivela che la maggior parte dei Ceo e dei CHRO (Chief Human Resources Officer, Responsabili delle Risorse Umane) ritiene che le aziende non siano abbastanza rapide nello sviluppare le competenze dei propri dipendenti e che, talvolta, la formazione tende a essere considerata come una delle ultime priorità di cui occuparsi.

Ma per quale motivo le aziende continuano a non essere all’altezza quando si parla di formazione?

Dell’importanza della formazione e dello sviluppo del capitale umano ci siamo ampiamente occupati nel nostro smart paper Il passato è una terra straniera: nuovi modi per sviluppare i talenti e promuovere la crescita, il primo di una serie di quattro documenti che rientrano nella campagna HR. Make It, simple, faster, smarter, better che si propone di analizzare quelle che sono le nuove tendenze in ambito Risorse Umane, con l’obiettivo di offrire uno strumento che possa aiutare ad affrontare le sfide poste da uno scenario, quello del lavoro, in continuo cambiamento.

Push o pull?

In generale, esistono due principali strategie di learning: in modalità push e in modalità pull. Un numero crescente di aziende si sta muovendo sempre più verso la modalità pull: ciò significa che al posto dei classici corsi di formazione aziendale (push), i dipendenti vengono incoraggiati a pensare e organizzare autonomamente la propria formazione. Le aziende sono, però, consapevoli di non poter abbandonare del tutto il modello tradizionale. Esistono, infatti, ancora dei casi in cui il datore di lavoro deve trasferire ai dipendenti direttive e linee guida: ad esempio, nella fase di onboarding o per alcune tipologie di formazione previste dalla legge. Tuttavia, per creare un ambiente di apprendimento realmente olistico e riuscire a coinvolgere realmente i dipendenti entrambe le strategie devono coesistere.

Come fare, quindi, per ottimizzare i processi formativi e aiutare i dipendenti ad ampliare le proprie conoscenze in maniera piacevole e stimolante?

La formazione deve essere pertinente

Nel momento in cui non riusciamo a trovare il senso in qualcosa, perdiamo interesse. Ecco perché le aziende devono creare e offrire contenuti formativi, renderli unici e fare in modo che siano studiati appositamente per ciascuna figura aziendale. L’uso di scenari reali contribuisce a coinvolgere i dipendenti e a dare concretezza al percorso formativo. Potrete anche fare ricorso a esperti interni per accrescere la credibilità e far capire agli altri dipendenti l’importanza della formazione per specifici temi. Ciò è particolarmente vero quando si tratta di formazione obbligatoria o di formazione su temi che possono sembrare noiosi.

Si alla semplicità, no alla monotonia

Un’interfaccia del sistema di learning intuitiva e facilmente accessibile è essenziale per coinvolgere i propri dipendenti, ma non è sufficiente se i contenuti sono esposti in maniera monotona. Poter offrire moduli di formazione compatti è importante per mantenere l’attenzione e la concentrazione delle persone, eventualmente usando la gamification per renderli più interattivi. Potrete, ad esempio, stimolare la curiosità introducendo una sfida all’interno del programma… per molti è impossibile resistere al fascino della competizione!

Potere ai lavoratori

Alle persone non piace sentirsi continuamente dire cosa devono fare: ciò che vogliono è essere ispirate e la dimostrazione sta, ad esempio, nell’enorme successo dei Ted Talks. La possibilità di scegliere autonomamente i video interessanti ha trasformato i Ted Talks in un vero e proprio fenomeno di portata mondiale. I video possono essere fruiti in qualsiasi momento e in ogni luogo, senza essere legati necessariamente a dispositivi o orari fissi.

Dovrete anche tenere presente che ai dipendenti piace imparare in modi diversi e con strumenti diversi; l’e-learning, dunque, non è per tutti. Dovrete, piuttosto, essere in grado di offrire varie opzioni e possibilità. Considerate cosa è adatto a chi e chi ha bisogno di cosa. Lasciate che siano i dipendenti a scegliere il proprio percorso formativo e a decidere come procedere.

Pensate come Google

Oggi Google è il nostro punto di riferimento per praticamente ogni domanda o problema. Perché un portale di learning non può essere usato per il lavoro di ogni giorno? Per creare un ambiente di formazione continua, dovrete incoraggiare i dipendenti a cercare da soli risposte e soluzioni e, prima di ogni cosa, metterli nelle condizioni di poterlo fare, fornendo loro degli strumenti che lo consentono. Proprio come con Google, il dipendente dovrebbe poter cercare per parole chiave nel suo portale di learning e trovare il programma di formazione più adatto a rispondere alle sue esigenze.

L’importanza della comunicazione

La comunicazione è la chiave per far acquisire ai propri dipendenti la consapevolezza sui nuovi sistemi di formazione e modificare il loro atteggiamento nei suoi riguardi. È importante ricordare che nessuna singola strategia di comunicazione potrà funzionare da sola. Non esistono formule magiche; ogni persona risponde in modo diverso a diversi approcci. Ma come probabilmente avrete già scoperto da soli, affidarsi a qualche e-mail e al semplice passaparola serve a ben poco.

Una soluzione potrebbe essere la creazione in ogni divisione del ruolo di training officer, con la responsabilità di diffondere le linee guida sulla formazione in azienda, assicurandosi che vengano comunicate accuratamente tramite diversi canali.

E poi se avete budget e tempo, non ponete limiti alla fantasia: create poster in realtà aumentata, minispot promozionali o commissionate un’animazione per coinvolgere le persone e stimolarne l’interesse. Come per qualsiasi progetto commerciale, però, considerate di rilasciarle uno spezzone per volta fino ad arrivare al lancio dei prodotti finito.

Misurate i risultati

Misurare i risultati è l’unico modo per capire se si è sulla strada giusta. Sia in termini di ROI a breve termine sia di impatto sul business sul lungo periodo, le HR devono sempre misurare quello che fanno. Gli strumenti e le metodologie di misurazione non mancano; basta scegliere quelli più adatti alla vostra organizzazione ed effettuare una regolare misurazione per capire cosa funziona e cosa no. Ciò consente alle HR di avere le giuste informazioni alla mano quando, ad esempio, si tratta di discutere dove apportare modifiche e in quali aree sono realmente necessari nuovi investimenti.

Per concludere, l’aspetto più importante resta sempre interagire con i dipendenti per scoprire di cosa hanno bisogno. Creare una cultura della formazione non è solo fornire un training self-service, anzi è molto di più: significa creare un’esperienza coinvolgente per tutti.

A cura di: Franco Gementi, Regional Sales Manager Italia di Cornerstone OnDemand

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