Coaching digitale: l’innovazione tecnologica al servizio delle persone

Negli ultimi anni la formazione professionale ha assunto un volto nuovo. La trasformazione digitale ha portato una grande flessibilità, inaugurando l’era della formazione a distanza, che consente alle organizzazioni di migliorare non solo il proprio employer branding, ma anche produttività e performance. Un numero sempre maggiore di organizzazioni sta, infatti, superando gli approcci tradizionali alla formazione sul posto di lavoro, introducendo sempre più programmi digitali.

Tuttavia, la flessibilità da sola non è più sufficiente. Oggi, infatti, i datori di lavoro sono chiamati a creare un legame emotivo più forte con i dipendenti per far sì che questi siano coinvolti e in sintonia con l’organizzazione stessa. Un’altra caratteristica divenuta ormai imprescindibile è anche la personalizzazione. Oggi tutto ruota intorno all’esperienza dei dipendenti e le aziende devono necessariamente adottare una serie di strumenti digitali innovativi per renderla unica, stimolante e completa.

Affinché ciò sia possibile, è estremamente importante prevedere delle strutture di supporto in modo che i membri del team non siano lasciati soli davanti ai loro schermi. Per questo motivo, le aziende si trovano di fronte a due grandi sfide: da un lato, migliorare i sistemi di formazione attraverso l’apprendimento digitale con l’aiuto delle più recenti risorse e tecnologie e, dall’altro, accompagnare i dipendenti durante l’intero processo formativo.

Coaching digitale: caratteristiche e vantaggi

Da un punto di vista pratico, gli strumenti digitali consentono ai dipendenti di seguire le sessioni di formazione ovunque si trovino e in qualsiasi momento, potendo utilizzare qualsiasi supporto. Ciò vale anche per il coaching, un alleato fondamentale per sviluppare tutta una serie di competenze emotive. Investire nelle soft skills attraverso metodi quali il coaching è diventato più importante che mai, poiché in molti settori le modalità di lavoro sono sempre più ibride.

Oggi che l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più utilizzata e diffusa nel mondo del lavoro, le persone devono concentrarsi ancor di più sull’enfatizzare le proprie caratteristiche peculiari e, quindi, sullo sviluppo e il potenziamento delle competenze emotive quali, tra le altre, l’empatia, la diplomazia e la comprensione, tutte caratteristiche che le macchine non possono sostituire. E il coaching digitale può svolgere un ruolo di primo piano esattamente in questo senso.

Anche nel coaching digitale l’intelligenza artificiale riveste un ruolo importante, soprattutto nella prima fase del percorso, durante la quale i dipendenti vanno a individuare il coach più adatto alla loro personalità. Da qui in poi, il gioco è però condotto da coach e coachee, che insieme iniziano il processo di affiancamento pianificando le sessioni e definendo gli obiettivi che intendono raggiungere nel tempo. Dopo aver valutato i punti di forza del dipendente e le aree da potenziare, il coach crea un piano strategico di apprendimento e perfezionamento per il dipendente. I progressi vengono, quindi, monitorati e misurati sulla base di obiettivi e risultati definiti e, dato l’alto livello di personalizzazione, i programmi di sviluppo professionale contribuiscono a responsabilizzare i collaboratori, ad aumentarne il coinvolgimento, a migliorare le prestazioni individuali e a garantire un elevato coinvolgimento. Di conseguenza, il coaching aiuta a coltivare la motivazione dei singoli, a chiarire gli obiettivi professionali e di vita e a sviluppare le competenze che favoriscono la crescita. In questo modo, il coaching digitale garantisce un’esperienza positiva sul posto di lavoro.

Oggi tutti i dipendenti possono intraprendere un percorso di coaching in modo scalabile e le piattaforme di coaching digitale semplificano questo processo riducendo i costi per le aziende. Di fatto, la tecnologia sta ampliando l’accesso al coaching a tutti i dipendenti, democratizzandolo e consentendo alle organizzazioni di valorizzare il potenziale di ciascun lavoratore, indipendentemente dal livello di anzianità.

Esperienza sempre più personalizzata grazie alla tecnologia, ma il fattore umano resta centrale

La tecnologia HR ha fatto passi da gigante negli ultimi anni ed è un ottimo strumento per favorire un’esperienza personalizzata. Tuttavia, è solo una parte di una strategia più ampia. Anche i manager devono svolgere un ruolo attivo, lavorando per comprendere a fondo le diverse esigenze dei dipendenti e sfruttando la tecnologia per creare un’esperienza di lavoro davvero inclusiva.

La tecnologia è, infatti, una componente importante, ma non è il punto di arrivo. I rapporti umani e gli scambi interpersonali restano sempre al centro e sono cruciali per coinvolgere e motivare i dipendenti e farli sentire apprezzati. Solo le organizzazioni che sapranno trarre il massimo beneficio dalle innovazioni tecnologiche per creare esperienze di lavoro personalizzate, mantenendo salde le relazioni interpersonali e favorendo la collaborazione, riusciranno nell’ardua sfida di trattenere i talenti e rafforzare la loro adesione ai valori e agli obiettivi aziendali.

Articolo a cura di Alessandro Verrini

Profilo Autore

VP of Sales S. EMEA, LATAM, MEA di CoachHub

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