La logistica ad alte prestazioni

I numeri del commercio elettronico sono impressionanti. In un periodo di crisi l’Italia ha registrato un incremento del commercio online dell’8% nel 2014 rispetto all’anno precedente. Il mercato mondiale dell’e-commerce galoppa con una crescita prevista per quest’anno del 20,9% che lo farà arrivare a 1600 miliardi di dollari entro la fine del 2015. Le prospettive sono di crescita anche per i prossimi anni. Nascono quindi nuove opportunità per le aziende che scelgono questo nuovo canale per vendere i loro prodotti. Nel business online, però, la componente logistica deve essere tenuta in forte considerazione in quanto potrebbe essere la responsabile del successo o dell’insuccesso di un’iniziativa. Consegnare in ritardo, distribuire prodotti non corretti o con qualità non coerente con le aspettative del cliente sono solo i principali errori che una realtà online non deve compiere.

In un’ottica di “ecommerce best practice” uno tra i più grandi operatori al mondo è sicuramente Amazon. Comprendere la logistica distributiva all’interno del suo magazzino è sicuramente un modo per acquisire le nozioni fondamentali per gestire in modo efficace ed efficiente picchi di ordini pari a 250.000 prodotti spediti in un giorno al ritmo di 4 al secondo (dati della giornata di picco del 15 dicembre 2014). Il magazzino, denominato MPX5, si trova a Castel San Giovanni (PC) e misura 85 mila metri quadrati di superficie. Esso è suddiviso in diverse aree in cui sono presenti scaffalature leggere, un’area soppalcata su cinque livelli, una zona in cui il materiale è posizionato a terra su pallet e un’area con scaffalature porta pallet che sfruttano i dodici metri di altezza del magazzino.

Analizzando il processo di magazzino è fondamentale sottolineare come un numero altissimo di flussi di merce vengano coordinati da un sistema informativo imponente. Il materiale che arriva viene infatti suddiviso in differenti “corsie” di ingresso, tra le quali i prodotti nuovi di proprietà Amazon da stoccare, quelli che ritornano dai clienti, quelli che entrano nel magazzino per la prima volta (i quali devono essere inseriti nel sistema gestionale, dopo essere stati opportunamente registrati in termini di dimensioni, peso e foto), quelli non di proprietà Amazon ma stoccati nel magazzino. Il materiale in ingresso subisce un primo controllo e da questo momento diviene automaticamente disponibile alla vendita.

Relativamente ai prodotti resi è importante sottolineare che essi vengono analizzati uno per uno. Le decisioni da prendere possono prevedere:

  • Un reintegro nel magazzino come prodotto nuovo, se l’oggetto presenta ancora sigilli di garanzia e imballo intatti. Una vendita attraverso Amazon Warehousedeals, il negozio specializzato nell’offrire a prezzi ridotti articoli resi, che hanno subito danneggiamenti in magazzino o che sono stati riparati.
  • L’eliminazione del materiale dal magazzino. In tale situazione i prodotti che hanno subito danneggiamenti più importanti non vengono eliminati ma destinati a opere caritatevoli.

I prodotti vengono così indirizzati nelle diverse aree del magazzino, divisi per dimensioni, ingombri e indici di rotazione. Al loro arrivo nelle aree di destinazione gli operatori se li prendono in carico portandoli nelle varie locazioni.

Il magazzino non è ordinato per categorie di prodotti ma è gestito in modo casuale. All’arrivo degli articoli in ingresso nell’area di stoccaggio, l’operatore si occupa dell’allocazione a magazzino. Il posizionamento avviene semplicemente mettendo il prodotto in un posto libero disponibile. Una volta depositato, tramite il lettore di codice a barre, viene registrato a sistema l’esatta locazione dove il prodotto è stato posizionato. Il posizionamento è manuale e chi posiziona un articolo deve stare bene attento a non posizionarlo vicino ad articoli simili. Il motivo è semplice: chi va a prendere i prodotti in fase di prelievo deve andare sul sicuro e non deve dedicare tempo a trovare il prodotto giusto. La regola data a chi va ad allocare è facile: tra prodotti simili vi deve essere dello spazio occupato da articoli esteticamente differenti.

Quando un cliente inserisce un ordine nel proprio PC o dispositivo Mobile automaticamente il server di Amazon accorpa gli ordini per area in cui i prodotti sono allocati e invia l’elenco di prodotti da prelevare a un operatore di magazzino. La persona che riceve l’ordine viene indirizzata alla locazione dove il prodotto è stoccato. Il prodotto corretto viene prelevato e depositato su un carrello. Il prelievo prevede la lettura del codice a barre del prodotto e della locazione da cui è stato rimosso per poi essere depositato in un carrello. Il carrello non viene scelto in modo casuale, infatti è il sistema gestionale a segnalarlo valutando quello più adatto a contenere tutti gli articoli da prelevare sulla base dei loro pesi e dei loro ingombri. Il sistema punta sempre all’ottimizzazione, l’accorpamento dei prodotti viene fatto al fine di limitare lo spazio percorso da ogni carrello.

I carrelli riempiti con i prodotti degli ordini possono essere di due tipi: quelli con ordini mono prodotto (quindi relativi a clienti che hanno ordinato un solo prodotto) e quelli con ordini con più prodotti. I primi vanno diretti alla zona imballaggio, dove viene fatto il pacco; per gli altri invece c’è una stazione intermedia, che può essere chiamata di sorting, dove il carrello viene svuotato e gli articoli appartenenti allo stesso ordine vengono accorpati. Per questa attività si utilizza un altro carrello dotato di posizioni mappate, la sua struttura richiama un alveare. L’operatore legge il codice dell’articolo e il sistema comunica in che locazione depositarlo. In questo modo differenti articoli dello stesso ordine sono posizionati in un’unica ubicazione.

Quando questo secondo carrello è completo, viene portato nell’area imballo. Gli operatori confezioneranno gli articoli, utilizzando il tipo di imballo che il sistema suggerisce loro, sempre tenendo in considerazione gli ingombri effettivi.

Terminato l’imballo, il pacco viene posizionato su un nastro trasportatore destinato all’area di spedizione. Durante questo percorso si effettuerà un controllo sul peso, per verificare la presenza o meno di errori di prelievo non rilevati nelle fasi precedenti. A valle del controllo vi è l’etichettatura del pacco; il sistema legge il codice identificativo posto su un etichetta e viene stampata e attaccata l’etichetta con i dati del destinatario.

Se un pacco non è conforme viene accantonato e rielaborato. Gli unici errori possibili sono scambi tra due CD o tra due prodotti identici ma in versione diversa: in questo caso è proprio la disposizione casuale dei prodotti a magazzino che può impedire che questo accada e Amazon conferma che gli errori di spedizione sono rarissimi. Sui nastri trasportatori i prodotti vengono portati verso le aree di spedizione. Il sistema, leggendo l’etichetta, indirizza i pacchi nelle baie di spedizione suddivisi per giro e operatore logistico.

Nel caso l’ordine preveda un oggetto ingombrante, il suo prelievo viene fatto separatamente. Gli oggetti di dimensioni rilevanti sono stoccati in un’altra area del magazzino dotata di scaffalature porta pallet che sfruttano tutti i 12 metri dell’altezza. Il prelievo viene realizzato in maniera similare ai prodotti di piccole dimensioni, solo che in questo caso l’operatore utilizza commissionatori verticali.

La parola d’ordine in un magazzino come questo è semplicità. Le attività svolte dagli operatori sono molto elementari, questo è un fattore importante per aumentare la velocità e ridurre la probabilità di errori. Le decisioni sono invece gestire da un imponente sistema informativo in grado di ricevere, smistare e organizzare decine di migliaia di ordini al giorno arrivando a centinaia di migliaia nei picchi corrispondenti alle principali festività.

Le prossime sfide per Amazon mirano all’automazione. Dato l’elevatissimo numero di referenze da gestire (oltre una decina di milioni) e le loro differenze in termini di dimensioni e di pesi oltre che di modalità di prelievo, le automazioni presenti nel mercato spesso risultano essere inadeguate. Tipo logia di prodotti, dimensioni e forme completamente differenti rendono le soluzioni di prelievo automatico estremamente difficoltose da implementare e realizzare. Proprio per questo motivo si è creata la Amazon Picking Challenge, prima competizione indetta dal gigante dell’e-commerce con lo scopo di reinventare la gestione dei propri magazzini. L’obiettivo è quello di selezionare progetti di domotica, realizzati dai centri di ricerca di tutto il mondo, che possano operare nei giganteschi magazzini del gruppo per prendere dagli scaffali gli oggetti ordinati dai clienti online e riporli in pacchi pronti per la spedizione.

Dato che nelle operazioni di magazzino il costo del picking è uno tra i più alti, in alcuni magazzini negli Stati Uniti sono stati utilizzati dei robot collegati via wireless al sistema gestionale e in grado di muoversi autonomamente sulla superficie per portare un’unità di stoccaggio simile allo scaffale alla postazione di prelievo e imballo. Il robot è in grado di sollevare scaffali alti 2,5 metri e pesanti fino a, per alcuni modelli, 1.500 Kg; esso si muove orientandosi grazie a codici a barre posti sul pavimento. Secondo i progettisti di queste soluzioni tecnologiche, ciò che fa perdere tempo a un picker durante il suo lavoro è il trasferimento da una posizione all’altra per il prelievo. Con questi robot è stato eliminato questo tempo permettendo il raggiungimento di una produttività doppia rispetto alle situazioni tradizionali.

Il magazzino non sarà però adatto ai prodotti freschi.
Amazon Fresh dovrebbe debuttare nei prossimi mesi nel Regno Unito, molto probabilmente scegliendo Londra come città europea di lancio, dove è già possibile acquistare tè, pasta e cereali. L’espansione darà il via alla spesa tradizionale, rendendo possibile l’acquisto di prodotti freschi come in un comune supermercato. Nelle città degli Stati Uniti dove Amazon Fresh è attivo, gli acquirenti che ordinano la spesa entro le 10 del mattino la ricevono a casa, grazie ai furgoni frigo verdi di Amazon, entro l’ora di cena. Ed è immaginabile che anche per il Regno Unito sarà così. Per una spesa superiore ai 25 dollari le spese di consegna sono azzerate.

Sempre in ottica di sperimentazioni e di rivoluzione delle modalità distributive, Amazon intende usare i droni per le consegne super rapide, entro mezz’ora dall’acquisto, di oggetti dal peso non superiore ai 2,3kg, che rappresentano più dell’80% dei prodotti acquistati. Come riportava il Wall Street Journal, la Federal Aviation Administration (Faa), l’autorità di supervisione del settore aereo, ha autorizzato Amazon a iniziare test in spazi aperti, ma con alcune limitazioni: solo durante il giorno, a un’altitudine massima di 122 metri, entro la visuale di chi lo pilota.

Ciò che emerge nella gestione degli ordini in Amazon è comunque il ruolo fondamentale delle persone in tutto il processo. Ad oggi il prodotto è depositato e prelevato da persone, lo stesso imballo finale viene realizzato dagli addetti. È quindi la persona che si deve prendere cura dei prodotti che finiranno nelle abitazioni dei clienti, anche se viene supportata da un sistema informativo in grado di elaborare quantità innumerevoli di dati.

Nei magazzini vi è una particolare attenzione alla componente umana in termini di formazione e di sicurezza. Proprio alle centinaia di persone coinvolte nel modello logistico responsabile del successo planetario è dedicato lo slogan “work hard have fun make history”.

A cura di Andrea Payaro

Articolo pubblicato sulla rivista Leadership & Management – Settembre/Ottobre 2015 .

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