Una bomba a orologeria chiamata Bond!

Alla data di scrittura di questo intervento il Debito Pubblico Italiano conteggia la somma di euro 2.791.676.000.000 miliardi di euro. Di questa somma, in continuo aumento, il valore dei titoli di Stato, il 90% Btp e il resto Bot, CCt e Ctz è di euro 2.292.600.000 miliardi di euro (30 Giugno 2022).

Banche, Fondi ed Assicurazioni a livello nazionale detengono circa 550.000.000.000 miliardi di euro di tale debito (32%). Circa il 29% è in mano a società straniere, rispetto al 42% del 2021, il 6,5% alle famiglie italiane.

L’innalzamento dei tassi migliora nel medio termine la redditività delle banche ed assicurazioni ma nell’immediato il loro portafoglio titoli rischia di subire l’impatto negativo dell’adeguamento ai valori di mercato svalutandosi e per le assicurazioni in termini di Solvency II questo comporterà una diminuzione dei parametri patrimoniali con possibili, se il livello scenderà vicino alla soglia del 120% , richieste di ricapitalizzazione che l’Ivass, molto attenta a ciò, richiederà alle Compagnie assicurative.

Capitali che per alcuni Gruppi assicurativi sarà facile reperire, pur andando a diminuire i propri utili o le proprie riserve patrimoniali (da cui il rischio, per le quotate, di cadute anche speculative) in Borsa, ma per le piccole e medie Compagnie non sarà altrettanto facile poter sostenere, soprattutto se questa situazione di tassi, inflazione recessione perdurerà per molto tempo, una situazione del genere.

Se a ciò sommiamo una crisi economica che si sta già ripercuotendo sulle famiglie, complice l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, cosa che andrà ad intaccare il potere di acquisto generalizzato, la possibilità e parlo per il mondo Insurance di poter aumentare la sottoscrizione dei rischi (tranne quei pochi obbligatori che comunque sono già gravati da elevata concorrenza e tensione, al ribasso, sui prezzi) diventerà sempre più complicata.

Possiamo quindi dire che siamo ostaggi della speculazione, o potremmo esserlo?

Purtroppo penso proprio di si, possiamo dire che la nostra debolezza di un debito pubblico in continuo aumento, legato poi a possibili ed ulteriori azioni di indebitamento (da qui l’attenzione che gli investitori internazionali stanno avendo per le prossime evoluzioni politiche) ci tiene ostaggio continuo di chi, specie per motivi speculativi, potrebbe in qualsiasi momento agire su questa bomba ad orologeria che sono i BTP, di cui però non possiamo più fare a meno pena un certo default.

Quale l’evoluzione del mercato assicurativo a fronte di questo, purtroppo, problema di non breve termine?

Vale sempre ed ancora di più in concetto delle alleanze, che siano di Merger tra società o di Partnership di Business, ma sempre più l’isolazionismo sarà sempre più pericoloso e rischioso per la sopravvivenza delle società. la dimensionalità non come solo massa critica ma anche diminuzione dei costi sarà la strategia vincente.

E non parliamo solo delle Compagnie assicurative ma anche degli Intermediari. Il segnale è da tempo alla attenzione del mercato ma non tutti, purtroppo, lo stanno cogliendo con la giusta attenzione.

La situazione macroeconomica sarà quindi ancora la molla che spingerà questi attori a decidere di spingersi verso delle alleanze, anche sacrificando quella autonomia che, specie in Italia, ha da sempre caratterizzato il mondo assicurativo ma che, vista la situazione descritta, andrà rivisto come modus operandi.

E nel frattempo, in 15 minuti come si potrà verificare dal contatore https://www.brunoleoni.it/il-debito-pubblico-sul-tuo-sito il nostro debito pubblico è aumentato di altri 30 milioni di euro!!!! E così sarà per i prossimi anni…

Questa è cosa certa.

 

Articolo a cura di Marco Contini

Profilo Autore

Expert in Reorganization and Corporate Restructuring Expert in Underwriting, Claims, Marketing Distribution, Insurtech , Business Advisor, Blockchain
Milan Area, Italy
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