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Autotrasporto: è ora di cambiare!

Autotrasporto, un settore alla disperata ricerca di una ripresa che tarda a farsi vedere.

Per questo Assotrasporti, l’associazione di categoria che dal 1985 è punto di riferimento dei piccoli e medi autotrasportatori, ha portato a Roma le proprie proposte per il rilancio del settore.

L’occasione si è presentata il 2 dicembre del 2015, in Senato, nel corso dell’audizione ottenuta dal network Valore Impresa e dalle associazioni aderenti, in rappresentanza delle piccole e medie imprese italiane, per discutere gli effetti della Legge di Stabilità 2016.

Assotrasporti ha preso parte al tavolo di confronto presentando ai Senatori la propria piattaforma programmatica di riforme per il rinnovamento del settore – dall’abolizione del trasporto in conto proprio alla riforma dell’Albo degli autotrasportatori, solo per citarne alcune – già illustrata al Ministero dei trasporti e alla Commissione europea.

Obiettivo? Porre all’attenzione dei parlamentari la necessità improrogabile di rilancio del comparto e trasferire in proposte di Legge le istanze provenienti direttamente dalla categoria.

Prosegue, così, il dialogo con le Istituzioni per consentire ai piccoli trasportatori di evitare inutili lungaggini, interloquendo in modo diretto con i principali attori del mondo politico.

E proseguono, numerose, le battaglie portate avanti per i piccolo trasportatori in questi anni, in Italia e in Europa, a cominciare dalla lotta al cabotaggio e al dumping sociale.

Sul punto, ricordo che Assotrasporti è intervenuta, prima in Europa, sulla Legge francese che vieta il riposo settimanale lungo a bordo del camion, chiedendo l’intervento della Commissione europea e del Governo italiano per armonizzare la normativa comunitaria sul cabotaggio abusivo ed ottenendo risposte dalla presidenza della Commissione europea.

E proprio dall’estero arriva uno dei problemi più urgenti da porre all’attenzione di governanti e Forze dell’ordine: il pericolo terrorismo.

Mai come in questi ultimi mesi, per ragioni di pubblica sicurezza, si rendono urgenti maggiori controlli stradali sugli autotrasportatori stranieri.

Alla luce della strage di Parigi e sull’onda dei fatti di cronaca nera con protagonisti i profughi a bordo di veicoli pesanti circolanti in Europa, occorre che il Governo intervenga affinché siano incrementati i controlli stradali sugli stranieri affinchè il numero di verifiche sia equiparabile a quello attuato sui vettori italiani.

Naturalmente, per effettuare adeguate verifiche sui vettori esteri è indispensabile che gli addetti ai controlli stradali acquisiscano una corretta formazione e idonee procedure.

A questo proposito, Assotrasporti ha avanzato da tempo la proposta di costituire un tavolo comune tra associazioni e Forze dell’Ordine, con l’obiettivo di rivedere i criteri di controllo e formulare apposite istruzioni per le verifiche da effettuare sulla documentazione degli autotrasportatori stranieri.

Sarebbe così possibile analizzare e risolvere insieme i problemi che impediscono il controllo di veicoli stranieri, come ad esempio le difficoltà legate alla lingua o alle differenze normative tra i vari Stati.

In questo modo, trovando di comune accordo sulle contromisure necessarie, sarà possibile evitare una discriminazione nei controlli e prevenire sistemi irregolari di circolazione, quali regimi di cabotaggio abusivo, violazioni dei tempi di guida, coperture assicurative insufficienti, ma anche il trasporto indisturbato di persone e armamenti.

Gli eventi gravissimi degli ultimi mesi mostrano che è giunto il momento di dare ascolto a queste richieste.

In questo modo sarebbe possibile garantire controlli indiscriminati, ripartendo equamente il numero delle verifiche sugli autotrasportatori italiani e su quelli di altre nazionalità.

A cura di: Secondo Sandiano, Presidente Assotrasporti

 

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Redazione

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